I 5 SENSI NEL CANE


Oltre ai 5 sensi che i cani hanno in comune con noi: vista, olfatto, udito, tatto, gusto, è scientificamente provato ne abbiano altri.

Gli animali in generali sono forniti di particolari recettori per cui percepiscono i campi magnetici (api e uccelli migratori), il calore delle prede (serpenti), gli ostacoli (delfini tramite il sonar), i campi elettrici (squali).

Anche il cane, quindi, come “animale”, ha capacità percettive differenti dalle nostre e quotidianamente ce ne da dimostrazione.

Cani che rifiutano il cibo per il decesso del proprietario, cani che fiutano la presenza di cellule tumorali “prima” della loro manifestazione, cani che avvertono il rientro di un famigliare prima che arrivi alla nostra portata, cani che sentono in anticipo l’arrivo di un terremoto… Fino ad arrivare alle classiche storie di “Torna a casa Lassie”: cani abbandonati o persi a chilometri di distanza che riescono a tornare da soli a casa. E qui non può giocare solo quello che noi chiamiamo “istinto”.

OLFATTO

è il senso più sviluppato nel cane che pare abbia 220 milioni di recettori olfattivi rispetto ai nostri 10 cellule cerebrali olfattivi di 40 volte superiori numericamente alle nostre oltre ad avere una forte memoria olfattiva che gli permette la ricerca (droga, esplosivi, persone disperse) anche a distanza di settimane!

E’ tramite l’olfatto che un cane “studia” un proprio simile, per comprenderne sesso, età, stato di salute e stato emotivo.

Le metodologie sono diverse: “a cono d’aria” (teleolfatto), come i cani da caccia volatili, a megaolfatto per annusamento del terreno, come i cani molecolari o i cani da ricerca dispersi.

UDITO

L’udito del cane è molto più sensibile del nostro, tanto da riuscire a percepire un suono a distanza di quattro volte superiore rispetto a noi. Il tutto si basa sulla percezione delle frequenze: noi udiamo suoni dai 16 ai 20000 hertz, il cane da 40 a 46000 mila hertz (praticamente parliamo di ultrasuoni). La conformazione e la mobilità dei padiglioni auricolari gli permettono di individuare la direzione del suono, motivo per il quale i cani da caccia sono stati selezionati con orecchie pendenti: limitare la distrazione da suoni anche lontani per permettere loro di concentrarsi sull’olfatto e su prede più vicine. Questi sono i motivi per cui spesso vediamo il cane che tende le orecchie mentre noi non abbiamo sentito nulla.

GUSTO

Mentre noi umani abbiamo 9000 papille gustative, il cane ne ha solo 1700. Non è un caso:  al cane il gusto serve poco perché il gusto serve a far capire se un cibo è buono oppure no, ma il cane già lo sa grazie al suo olfatto. Molto spesso infatti i cani ingoiano il cibo senza nemmeno masticarlo.

TATTO

Un cane ha il tatto sviluppato attraverso i peli del mento e le cellule nervose ad essi collegate. I peli, e specialmente le vibrisse, sono delle vere e proprie propaggini del suo sistema tattile. Un “senso” alquanto differente da noi umani che sviluppiamo il tatto nelle dita e negli arti soprattutto.

VISTA

La nostra vista è completamente diversa da quella del cane. Il cane fonde le immagini e distingue solo due colori: il giallo e il blu e una sfumatura di questi.

Allora come fanno i cani guida per ciechi? Semplice: imparano che quando si accende la luce superiore (rosso) devono star fermi, e quando si accende quella inferiore (verde) possono passare.

Inoltre la vista del cane viene attivata in base al movimento dell’oggetto: ecco perché istintivamente i soggetti che sanno di poter diventare una preda si immobilizzano.

In compenso ha una visione più ampia: il nostro campo visivo è di 180 gradi, nel cane è di 270 gradi, grazie ai loro occhi posti praticamente di lato. Più hanno muso lungo, più ampia è la visione.

In compenso il cane ha più visione notturna rispetto a noi, grazie al “tappeto lucido”: una struttura a specchio presente sulla retina. (motivo per cui quando li si fotografano con il flash gli occhi appaiono come dei fari perché riflettono la luce del flash stesso).



Lo sviluppo dei sensi nel cucciolo


I cuccioli neo nati…dormono, dormono, dormono! Reagiscono soltanto agli stimoli tattili e in genere strisciano di poche decine di centimetri per raggiungere istintivamente le mammelle della mamma.

Il TATTO è il primo senso di cui il cucciolo si serve, fin dalla nascita.

L’OLFATTO è assente alla nascita ma si sviluppa molto velocemente ed è  il senso sul quale il cane fa più affidamento. Infinitamente più potente di quello umano, e in alcuni casi perfino migliore di quello delle più sofisticate apparecchiature scientifiche.

l’ UDITO compare verso la fine della prima settimana di vita, ma verrà utilizzato a partire dai 18 giorni, momento in cui riconosceranno la fonte del suono ed inizieranno a dirigersi verso di esso.

La VISTA intesa come orientamento visivo si acquisisce a 4 settimane circa: i cucciolotti infatti nascono con gli occhi chiusi e iniziano a fissurarli e aprirli dagli 11 giorni in poi, ma aprire gli occhi non significa automaticamente “vedere”.

Verso le due settimane, due settimane e mezzo di vita iniziano a reggersi sulle zampe e a compiere i primi passi.

Il GUSTO nel cane è molto meno sviluppato rispetto a noi umani: a lui basta l’olfatto!

Da qui in avanti inizia il percorso di crescita individuale: riconoscimento della mamma, interazione con i fratelli, riconoscimento delle figure che li fanno crescere, affezione alle persone che con loro interagiscono.

A 7 settimane circa inizia la presa di coscienza del mondo esterno (compito dell’allevatore fornire gli stimoli e acquire la loro curiosità)